Dopo due anni in cui, anche per via dell’emergenza sanitaria, i Raduni Nazionali sono stati spostati al termine della stagione estiva, nel 2022 il massimo evento del Club è tornato a svolgersi nel periodo “tradizionale”, ovvero tra maggio e giugno e, approfittando del “ponte” offerto dalla ricorrenza della Festa della Repubblica, è durato un giorno in più della norma, celebrando così degnamente anche un altro importante traguardo del Club, il suo ventesimo compleanno.

I soci si sono così ritrovati a Torino dal 3 al 5 giugno per condividere di persona la passione per il Leone. Una quindicina di equipaggi ha popolato l’evento; la maggior parte di essi è giunta dal nord Italia ma non è mancata qualche lodevole eccezione, una su tutte rappresentata da un socio che, partito dal Salento con la sua 207, si è sobbarcato più di 2500 km in cinque giorni (ma un altro 207ista proveniente dal Molise gli si è piazzato subito dietro in classifica). Il grande e confortevole Rivoli Hotel, scelto come “campo base”, ha visto arrivare anche altre “singolarità”, come un socio piemontese che non ha dovuto fare molta strada ma l’ha percorsa con la famiglia a bordo della sua coloratissima 106 Electric del 1999, un modello più unico che raro; oppure un membro dello Staff che, pur di non mancare l’appuntamento, ha preso l’autostrada a Trento (con una… “cugina” Citroën C4 Cactus) per passare con il Club la sola cena sociale di sabato; o ancora un altro proveniente da Milano che ci ha raggiunti domenica per il pranzo finale a bordo della sua 4007.

Torino, con i suoi grandi palazzi e gli sterminati viali che ricordano come essa sia stata la prima capitale dell’Italia unita, ha accolto la carovana con qualche piccola difficoltà logistica, criticità superata comunque senza problemi. Il meteo a volte un po’ incerto non ha impedito al gruppo di apprezzare la bellezza del capoluogo piemontese che ha offerto ai soci i propri gioielli: la maestosità della Mole Antonelliana e il fantastico mondo del cinema custodito nel museo al suo interno; la suggestione che circonda la Sacra Sindone di cui è stato possibile ascoltare la storia e vedere oggetti ad essa correlati in attesa di una prossima ostensione. E poi il Museo Nazionale dell’Automobile, massima istituzione italiana in materia di motorismo storico dov’è esposta anche la Peugeot Type 3 telaio n. 25 del 1893, prima autovettura a circolare in Italia (purtroppo in questo periodo non esposta perché in restauro); il Lingotto, imponente testimonianza di archeologia industriale automobilistica ora riconvertito a centro commerciale ma che mantiene intatta la sua aura di glorioso passato produttivo; la Basilica di Superga torreggiante sulla città, luogo di devozione spirituale ma anche “laica”, con il continuo flusso di persone a sostare sul luogo della sciagura del Grande Torino.

In mezzo a tutto ciò, la consueta eterogenea carovana di autovetture Peugeot: dalla più “anziana” 306 Cabriolet Roland Garros del 1996 ad una quasi fiammante (anche per il colore Rouge Ultimate) 3008 II GT del 2021, passando per una felina 407 Coupé e una rara e ben tenuta 207 SW Outdoor. Il tradizionale concorso “Le Leonesse del Raduno” svoltosi nel pomeriggio di sabato 4 nel grande parcheggio dell’hotel, ha visto le auto essere esaminate scrupolosamente dai soci; le votazioni, espresse su apposite schede hanno decretato le vincitrici appartenenti a diverse categorie (“citycar & compact”, “media & alta gamma”, “crossover & suv” e “sport”) premiate in serata, durante i consueti festeggiamenti del dopocena. Come sempre, un premio è andato anche all’equipaggio con la vettura più anziana e a quello giunto da più lontano e, come da tradizione, questi ultimi due sono stati assegnati anche allo Staff: alla 307 SW del 2003 di proprietà del vicepresidente Bruno Giove (una delle ultime “superstiti” del 307 Italian Club, il “nucleo originario” dell’attuale Club) e al referente del sud Italia, Savino Avagliano che ha percorso quasi 2000 km. a bordo della sua 308 II.
Un breve fuoriprogramma si è avuto con la consegna a sorpresa di due targhe di ringraziamento al presidente e al vicepresidente, su iniziativa di un socio e dello Staff, un momento particolare mai avvenuto prima nella storia del Club.

La domenica mattina, dopo l’ascensione a Superga, il serpentone di auto si è snodato lungo un percorso tra le colline del Monferrato, fino a raggiungere il borgo di Terruggia, nell’alessandrino, dove si è svolto il pranzo finale, all’interno di un ristorante tipico. Da lì la carovana si è divisa per il rientro a casa, con la certezza di rivedersi presto per un nuovo momento di convivialità e passione.

 

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