Al Salone di Francoforte del 1995, Peugeot presentava la 406, erede della fortunata 405, con l’ambizione di consolidare la presenza del Leone nel segmento delle berline medie. Disegnata da Pininfarina, la 406 colpì immediatamente per lo stile sobrio, equilibrato e raffinato, che avrebbe resistito impeccabilmente al passare degli anni.
Successo internazionale
Disponibile in tre varianti di carrozzeria – berlina, break e coupé – la 406 divenne presto un modello di riferimento in Europa e non solo. La versione coupé, sempre firmata Pininfarina, è considerata una delle più belle auto francesi di tutti i tempi: linee pulite, proporzioni perfette, eleganza sportiva.
Innovazione e sicurezza
La 406 fu una delle prime Peugeot ad adottare in modo esteso sistemi di sicurezza attiva e passiva, come l’ABS e gli airbag frontali e laterali, anticipando standard che sarebbero diventati la norma. La gamma motori spaziava dai robusti diesel turbocompressi – amatissimi per affidabilità ed economia – ai brillanti benzina, con le versioni V6 in cima alla gamma.
Cultura e immaginario collettivo
La 406 non fu solo un’auto di successo commerciale, ma anche una protagonista del cinema e della cultura pop. Indimenticabile il ruolo della 406 bianca guidata dal tassista Daniel Morales nella saga cinematografica “Taxi” di Luc Besson: un’icona che ha fatto sognare milioni di appassionati.
Un’eredità importante
Prodotta fino al 2004 in oltre 1,6 milioni di esemplari, la Peugeot 406 rappresenta oggi un modello di grande fascino collezionistico. Le versioni Coupé, in particolare, sono già considerate delle instant classic, ma anche le berline e le station wagon cominciano a ricevere l’attenzione che meritano tra gli appassionati.
A trent’anni dalla sua nascita, la 406 rimane una delle Peugeot più riuscite e apprezzate, simbolo di un’epoca in cui stile e sostanza andavano a braccetto.
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