Nel dopoguerra l’offerta Peugeot è comprensibilmente ridotta all’osso: l’unico modello in produzione è l’intramontabile 203, ma il mercato sta guardando a concetti nuovi, su tutti quello delle nuove berline a tre volumi tipo “ponton”. Per progettare un nuovo modello da collocare al di sopra della 203, Peugeot decide di affidarsi ad uno dei carrozzieri più noti a livello internazionale, Pininfarina, avviando così una fortunata collaborazione che durerà decenni.
Allestimento unico
Il risultato arriva nel 1955 e si chiama Peugeot 403: una berlina elegante che condivide parte della meccanica con la Peugeot 203 ma rispetto alla quale è più moderna, elegante e spaziosa. La carrozzeria, tondeggiante e pulita, viene realizzata su una scocca portante in acciaio; caratteristici sono la calandra ovale, le fiancate lisce, la coda spiovente con i piccoli fanalini, uno dei quali nasconde il bocchettone carburante, le porte apribili a 90° e il parabrezza bombato, primo ad essere montato in serie su una Peugeot. Ulteriore chicca è il tetto apribile montato di serie sull’unico allestimento disponibile, il “Luxe”.
All’interno si fanno notare invece le vetrature ampie, la grande abitabilità per 5 persone data dall’avanzamento del motore e la plancia rivestita interamente di materiale morbido, una primizia pensata per contenere le conseguenze di eventuali impatti frontali in tempi in cui la sicurezza passiva è ancora un concetto sconosciuto. Nel bagagliaio, pure molto ampio, è possibile alloggiare a richiesta un set di valigie dedicato, realizzato su misura.
Classica invece l’impostazione meccanica, col motore TN3 da 1468 cm³ derivato dalla Peugeot 203 in posizione anteriore longitudinale, cambio a 4 marce e trazione posteriore. I 58 CV di potenza erogati sono sufficienti a garantire una velocità massima di 135 km/h.
Alla presentazione il successo della Peugeot 403 è dirompente: gli ordini fioccano e la lista d’attesa raggiunge rapidamente i 12 mesi, costringendo la casa francese a rimandare il lancio di nuovi modelli per non impegnare le linee di montaggio di Sochaux, già ampliate per l’occasione.
La gamma si allarga
Alla fine del 1955 l’allestimento Luxe viene affiancato da una versione semplificata, priva di tetto apribile e bracciolo posteriore, mentre ci vuole la fine del 1956 per vedere la Peugeot 403 Familiale da 8 posti con passo allungato di ben 23 cm e la lussuosa Peugeot 403 cabriolet firmata Pininfarina, rifinita con sedili in cuoio e rivestimenti in moquette. Seguono le versioni commerciali dalle finiture semplificate e con una sola o due file di sedili, abbattibili per aumentare la capacità di carico. Le carrozzerie a passo lungo vengono offerte sia in versione vetrata (Commerciale) che cieca (Fourgonnette Tôlée), poi ci sono la versione pianalata per gli allestitori (Plateau-Cabine), la pick-up telonata con sponde abbattibili (Camionette Bâchée) e la Ambulance.
Tornando alla berlina, a novembre 1958 viene introdotta la Peugeot 403 Diesel, prima Peugeot di serie a montare un motore a gasolio. Il suo propulsore TMD4 da 1816 cm³ eroga 48 CV e permette di abbattere sensibilmente i consumi rispetto alla versione a benzina. Nel 1960 la versione a benzina depotenziata 403/7 sostituisce la 203, che esce di produzione, mentre sulla Peugeot 403 Cabriolet viene offerto il tetto rigido.
La 403, prima Peugeot dell’era moderna, riveste un ruolo cruciale per il futuro del marchio. Prima Peugeot disegnata da Pininfarina, è la prima vettura del Leone destinata anche all’esportazione su vasta scala, dall’Africa agli Stati Uniti. Il suo successo superiore alle attese, quasi 1,2 milioni di esemplari totali, la rende la prima vettura della casa francese a superare il milione di esemplari venduti, nonché la prima vettura francese a montare ufficialmente un motore diesel prodotto in grande serie.
A dispetto della vocazione familiare, la Peugeot 403 conquista anche risultati sportivi di rilievo, in Europa, Sud America e Africa: è prima di classe alla Mille Miglia del 1959 e vince diversi rally internazionali, totalizzando 88 vittorie tra il 1955 e il 1965, spesso con più di una vettura ai primi posti. Una nuova era vedeva l’alba per il marchio Peugeot.





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