
Anche quest’anno, il nostro Club ha partecipato alla manifestazione bolognese che si conferma essere sempre più il riferimento assoluto per gli appassionati di auto storiche e per tutto il settore in generale, a livello italiano e tra le più importanti sul piano internazionale.
Come sempre ospite del Club Storico Peugeot Citroën Italia, il Club ha condiviso parte dei 160 metri quadrati dello stand con altri club della federazione Peugeot Citroën DS Insieme: 106 Rallye Club Italia, 205 Passion Club Italia, Peugeot 205 Roma, Citroën AX Club Italia e, al suo debutto assoluto, il Citroën Saxo Club Italia. La zona dedicata è stata letteralmente presa d’assalto dal pubblico che è sfilato per tutti e quattro i giorni della manifestazione tra le quattro bellissime youngtimer esposte in un allestimento coniugante eleganza, sportività e una forte carica emotiva: una rarissima Peugeot 106 Le Mans, realizzata in soli 1000 esemplari su base XSI, ritrovata in condizioni di abbandono in Liguria, restaurata con passione e presentata in condizioni impeccabili; una Citroën AX Sport, piccola belva da competizione nata a fine anni ’80, la cui leggerezza e brillantezza ancora oggi incantano; una Peugeot 205 Cabriolet CJ, fresca e spensierata, e una Citroën Saxo 1.6 VTS, oggi riconosciuta come una delle hot-hatch più desiderate dagli appassionati del nuovo millennio..
All’ingresso principale dello stand, invece, stazionavano due icone dei marchi del Leone e del Double Chevron, entrambe protagoniste di un anniversario: una Peugeot 204 (modello che quest’anno spegne 60 candeline) e una “mitica” Citroën DS, vettura arrivata nel 2025 al suo settantesimo compleanno.
La 204 fu la prima trazione anteriore della Casa del Leone e introdusse altre soluzioni tecniche d’avanguardia, come il motore in lega leggera trasversale. Elegante, affidabile e dalle linee sobrie, la 204 aprì una nuova era per Peugeot, posizionandosi come la vettura “da famiglia” moderna per eccellenza. Capolavoro di design e innovazione, invece, la DS nacque dal genio dell’ingegnere André Lefèbvre e del designer Flaminio Bertoni, con interni firmati da Paul Magès, padre anche del celebre impianto idropneumatico. La vettura, simbolo del “futurismo francese su ruote”, fu definita “l’auto degli dei” per le sue linee avveniristiche, la trazione anteriore e il comfort impareggiabile. In un’epoca in cui la maggior parte delle auto ancora arrancava con tecniche tradizionali, la DS ridefinì il concetto stesso di automobile moderna
La 204 esposta, una 1.3 benzina del 1975, è uno degli ultimi esemplari prodotti ed è di proprietà di un concessionario milanese del Marchio. Nell’elegante e rara tinta azzurro metallizzato abbinata ad interni in vinilpelle marrone, ha fatto sfoggio della sua impeccabile tenuta di conservazione, impreziosita dalla targa originale Milano. La DS, già di proprietà Citroën Italia e ora di Groupe PSA Italia, è una 23 carburatori del 1974 di colore grigio metallizzato con interni in pelle marrone. L’esemplare, ottimamente conservato, ha appena 56mila km.

Un rapido giro negli stand dell’area riservata ai commercianti professionali e privati, ha consentito di rilevare una consistente presenza di vetture Peugeot, con grande prevalenza di 205 GTI, le quotazioni delle quali si aggirano ormai ben al di sopra dei 20.000 euro. Rilevante la presenza di una Turbo 16, ovviamente esposta “a trattativa riservata”, ma abbiamo visto anche qualche curiosità, come una rara 404 Familiale a gasolio, o una 304 berlina oppure ancora una 406 in allestimento “Taxi Marseille”, segno che l’attenzione verso le storiche del Leone sta sensibilmente crescendo.
Per chiudere in bellezza, la domenica si è tenuto un emozionante raduno statico all’interno del quartiere fieristico, aperto ai soci dei Club partecipanti: una vera folla di 205 e 106 ha colorato i piazzali in un tripudio di passione e nostalgia ma si è segnalata la presenza anche di vere “ancienne“, come una gloriosa 203 o una più recente 305 proveniente però addirittura dal Montenegro, a testimonianza dell’eco internazionale dell’evento e dell’importanza dei Club.
Un sentito ringraziamento va quindi al Club Storico Peugeot Citroën Italia, che ha reso possibile la nostra partecipazione; l’appuntamento è già fissato per l’edizione 2026, e la domanda sorge spontanea: quali meraviglie ci riserverà il prossimo anno?
(Foto: Passione Peugeot Auto Club Italia, Club Storico Peugeot Citroën Italia)





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