Correva il 1979, l’ultimo anno del decennio psichedelico, quando i Matia Bazar all’apice del successo pubblicarono l’album Tournée, oggi ricordato soprattutto per il singolo C’è tutto un mondo intorno, rimasto uno degli evergreen del gruppo genovese. Il titolo dell’album richiamava primariamente l’idea del viaggio, la suggestione dei diversi palchi e delle città da attraversare una dopo l’altra. A rafforzare questa suggestione fu anche la copertina del disco, sul cui fronte era riprodotta l’immagine inconfondibile dell’abitacolo di una Peugeot 604 ripreso dai posti posteriori: al volante si intravvede il chitarrista Carlo Marrale mentre dal sedile del passeggero emerge l’inconfondibile chioma della frontwoman Antonella Ruggiero.
Il retro della copertina proponeva invece la vettura vista dall’esterno e ripresa da dietro, preceduta da un enorme TIR con il logo del gruppo sul rimorchio: i veicoli erano artisticamente immaginati mentre percorrono una suggestiva strada rialzata che si allunga a curva sul mare.

La 604, disegnata da Pininfarina e presentata nel 1975, era allora l’ammiraglia con cui Peugeot si proponeva come alternativa elegante e sobria alle berline tedesche e italiane dell’epoca. Una vettura apprezzata da professionisti, diplomatici e personaggi pubblici che cercavano comfort e prestigio senza eccessi.

La scelta di raffigurare proprio la 604 su un disco di uno dei gruppi italiani più in voga alla fine degli anni Settanta non fu casuale: la vettura diventava simbolo di viaggio, affidabilità e apertura internazionale. Ad oggi non è stato possibile trovare traccia di un’iniziativa pubblicitaria tra la Casa francese e il gruppo pop italiano intesa in tal senso; peraltro, pure a distanza di tanti anni, più di qualche fan ricorda di avere visto davvero una 604 targata Genova nei pressi dei luoghi ove si tenevano i concerti (anche se di colore bronzo e non azzurro), per cui è probabile che fosse davvero l’auto (o una delle auto) utilizzata dal gruppo per spostarsi durante i tour, anche se su questo dettaglio la storia rimane avvolta nel fascino del mistero.

Ad ogni modo, quel connubio tra musica e automobile restituiva bene lo spirito di un’epoca: la libertà di muoversi, l’entusiasmo dei concerti, il desiderio di guardare oltre i confini. E così la Peugeot 604, almeno per una copertina, entrò nel mondo della musica leggera italiana, diventando inconsapevolmente parte del percorso artistico dei Matia Bazar.

Oggi, a distanza di oltre quarant’anni, resta la curiosità: quella 604 era davvero la fedele compagna di viaggio della band, oppure solo un raffinato espediente grafico? Un invito a riscoprire l’album Tournée e, perché no, a condividere aneddoti e ricordi di chi quei momenti li ha vissuti da vicino. Se ne sapete qualcosa, scriveteci!