La questione relativa al futuro dei carburanti, a livello europeo, è al momento in uno stato di totale confusione: proposte di direttive comunitarie, studi più o meno qualificati, opportunità politiche e interessi legati alla produzione, stanno generando un ginepraio dal quale sembra sempre più difficile uscire. Tanto che in queste settimane, decidere l’acquisto di un’automobile sembra sia diventata la scelta più difficile della vita. Ad aggravare la situazione sono arrivati anche i rincari delle materie prime, spingendo i prezzi alle stelle, e l’attuale crisi internazionale sprigionatasi dal conflitto russo-ucraino non sembra certo promettere miglioramenti.

In questo guazzabuglio, chi ne sta uscendo con le ossa maggiormente ammaccate è il “caro, vecchio” motore diesel: demonizzato per essere il principale responsabile dell’immissione del particolato in atmosfera e il generatore dei più alti livelli di NOx (ossido d’azoto, fortemente inquinante) tra i vari tipi di propulsore, la sua prospettiva di vita appare ben più corta del traguardo di 13 anni previsto dalla proposta della Commissione Europea che vorrebbe i motori endotermici al bando entro il 2035. I numeri lo testimoniano: nel 2020 la quota di vetture diesel vendute in Italia fu del 32,7%, nel 2021 si è attestata al 22,2.

Eppure, l’encefalogramma non appare ancora completamente piatto, anzi, ogni tanto dà qualche guizzo di vitalità inaspettata. A fronte dei proclami di tanti Costruttori che si sono detti pronti ad abbandonare il diesel già dai prossimi anni, alcuni come Mercedes-Benz continuano a proporli nei loro listini; altri come Audi annunciano nuovi propulsori in grado di funzionare a biomasse; altri ancora come la stessa Stellantis (di cui Peugeot fa parte) annunciano lo sviluppo di un nuovo motore a gasolio Euro 7. Alla base, la riconosciuta superiorità del diesel nel contenere le emissioni di CO2.

Insomma, il dibattito è nel pieno del suo corso, e anche noi, come club, non ci siamo potuti sottrarre. Già da quattro anni sul nostro forum è presente una discussione dedicata, dove i pareri si alternano in maniera costante per cercare di delineare quello che sarà lo scenario futuro. E quando a farle sono gli appassionati, c’è da scommettere che le previsioni siano alla fine quelle più azzeccate.

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